Il Flauto Magico

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Febbraio 2020 Next
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Trama
Atto I

L'azione si svolge in una zona che per alcuni aggettivi sembra l'Egitto, trasfigurato in una dimensione fantastica e fiabesca.

Il principe Tamino sta fuggendo da un serpente e gli vengono incontro le tre dame della Regina della notte per aiutarlo. Le dame lo presentano alla Regina della notte, Astrifiammante, che lamenta il dolore per la scomparsa della figlia Pamina, rapita dal malvagio Sarastro. Tamino, affascinato da un ritratto della giovane, decide di andare con l'uccellatore Papageno a salvare la principessa. Le Dame consegnano a Tamino un flauto magico e un Glockenspiel fatato a Papageno. Tamino e Papageno si incamminano verso il tempio di Sarastro, sotto la guida di tre fanciulli. Papageno giunge per primo al tempio e penetra persino nella stanza dove il perfido moro Monostatos tiene imprigionata Pamina.

Papageno e Pamina, scacciando Monostatos, tentano la fuga. Tamino frattanto giunge di fronte a tre templi (Natura, Ragione e Saggezza) e si confronta con un sacerdote che, oltre a smontare l'immagine di un Sarastro cattivo, pone domande a Tamino sul suo essere uomo. Tamino, sconcertato e disorientato, suona il flauto magico nella speranza di far comparire Pamina, invano. Trascinato da Monostatos, viene successivamente condotto al cospetto di Sarastro (alla presenza anche di Pamina) che lo libera e gli dice che, se vorrà entrare nel suo regno con Papageno, dovrà purificarsi superando tre prove. Tamino e Pamina si riconoscono e subito si amano.

 

Atto II

Sarastro invoca Iside ed Osiride affinché aiutino spiritualmente Papageno e Tamino, che quindi iniziano la prima prova: dovranno stare in silenzio, qualunque cosa accada. Monostatos si avvicina furtivamente a Pamina addormentata: vorrebbe baciarla, ma è cacciato da Astrifiammante che, porgendo un pugnale alla figlia, le ordina di vendicarla uccidendo Sarastro. Monostatos, non visto, ha ascoltato tutto e minaccia di rivelare l’intrigo se Pamina non l’amerà. Sopraggiunge Sarastro; dopo aver scacciato Monostatos, si rivolge paternamente a Pamina e le spiega che solo l’amore, non la vendetta, conduce alla felicità.

Pamina cerca di parlare a Tamino, ma il giovane - essendo ancora sottoposto alla prova del silenzio - non può. Lei crede che non l'ami più, e, colta dal dolore, medita il suicidio, ma viene fermata da tre ragazzi che le confidano che Tamino è ancora innamorato di lei. Durante questa prova, Papageno parla con una vecchina che, poco più tardi, si rivelerà essere Papagena, una donna simile a lui e di cui subito si innamora. Tamino e Pamina superano le due successive prove: l'attraversamento dell'acqua e del fuoco. Ma subito dopo arrivano Astrifiammante, Monostatos e le tre dame per sconfiggere Sarastro. Un terremoto li fa inabissare e così si celebra la vittoria del bene sul male. Pamina e Tamino vengono accolti nel regno solare di Sarastro.

Programma e cast

Direttore: Zdeněk Klauda

Tamino: Petr Nekoranec

Pamina: Lada Bočková

La regina della notte: Lucie Kaňková

Sarastro: Pavel Švingr

Papageno: Lukáš Bařák

First Lady: Barbora Perna

Seconda Signora: Michaela Zajmi

Terza Signora: Jana Sýkorová

Papagena: Tereza Štěpánková

Monostatos: Ondřej Koplík

Primo uomo in armatura: Vjacseszláv Korszák

Secondo uomo in armatura: Ivo Hrachovec

Mozart: Ondřej Mataj

3 geni - Coro infantile della Filarmonica di Praga

 

Squadra creativa

Libretto-Emanuel Schikaneder

Direttore teatrale: Vladimír Morávek

Set- Miroslav Huptych; Martin Ondrus

Costumi - Tomáš Kypta

Cooperazione sul movimento - Leona Qaša Kvasnicová

Maestro del coro: Lukáš Kozubík

Drammaturgia-Beno Blachut

 

Durata approssimativa: 2 ore e 45 minuti, 1 intervallo (20 minuti)

Lingua: in tedesco, sottotitoli in ceco, inglese

Teatro degli Stati di Praga

Il Teatro degli Stati di Praga (in ceco, Stavovské Divadlo) è uno storico teatro d'Opera boemo in stile rococò, tra i più antichi e famosi di tutta l'Europa. Il nome richiama gli "Stati" che costituivano la Corona di Boemia. Venne inaugurato nel 1783 con la rappresentazione del dramma Emilia Galotti di Lessing e in esso si tennero le prime di due celeberrime opere di Mozart: il Don Giovanni il 29 ottobre 1787 e La clemenza di Tito il 6 settembre 1791.

 

La prima moderna opera ceca, di František Škroup venne messa in scena nel 1826 e nel 1834 la prima esecuzione della Fidlovačka di Josef Kajetán Tyl, comprendente il brano Kde domov můj (Dov'è la mia casap), eseguito da basso Karel Strakatý, che sarebbe poi diventato l'inno nazionale ceco.

 

Unito nel 1948 al nuovo Teatro Nazionale, consta di tre complessi artistici - opera, balletto e teatro - che alternano vicendevolmente le loro esibizioni negli altri teatri storici di Praga. Tutte e tre le ensemble selezionano il loro repertorionon solo fra il ricco patrimonio classico, ma prestano attenzione anche sulla produzione artistica moderna.

 

In auto al Teatro Nazionale di parcheggio


Per il centro (OldTown), approccio su Masarykovo nábřeží (Masaryk terrapieno) nella direzione dalla Casa Danzante, al bivio di fronte al Teatro Nazionale di girare a destra per via Divadelní e poi ancora a destra per via Ostrovní al Teatro Nazionale di parcheggio . Il parcheggio costa 50 CZK / h.
Da lì, a piedi del Teatro degli lungo via Národní, quindi 28. října strada, svoltare a sinistra sulla via Na Můstku e destra per strada Rytířská.


Altri vicini parcheggi sicuri:


Kotva magazzino (Revoluční 1/655, Praga 1), poi a piedi lungo via Králodvorská a Ovocný trh.
Palladium grande magazzino (Na Poříčí 1079/3a, Praga 1), poi a piedi lungo via Králodvorská a Ovocný TRH, o della Porta delle Polveri attraverso la strada Celetná a Ovocný trh.


Con il tram


Con i tram diurni Nos 6, 9, 18 e 22 o tram notturni Nos 53, 57, 58 e 59 fino alla fermata "Národní třída", poi a piedi lungo la via Národní, quindi 28. října strada, svoltare a sinistra per via Na Můstku e destra per strada Rytířská.

Con i tram diurni numeri 5, 8, 14 e 26 o tram notturni Nos 51, 54 e 56 fino alla fermata "Namesti Republiky", poi a piedi in giro per la Casa Municipale della Porta delle Polveri, sulla strada Celetná per Ovocný trh.


Con i tram diurni numeri 3, 9, 14, 24 o tram notturni Nos 52, 54, 55, 56 e 58 fino alla fermata "Jindřišská", poi a piedi lungo Nekázanka / Panská strade, girare a sinistra per Na Příkopě strada e poi a destra per via Havířská (da Na Příkopě strada si può anche camminare attraverso la galleria Myslbek).


In metro


Per la stazione "Můstek", le linee A e B (verde e giallo), poi a piedi per via Na Můstku e destra per strada Rytířská.

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