Aida

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Aida

Opera in quattro atti su libretto di Antonio Ghislanzoni

Prima rappresentazione il 24 dicembre 1871 al Teatro khediviale dell’Opera del Cairo

Prima rappresentazione italiana l’8 febbraio 1872 al Teatro alla Scala di Milano

 

Musica GIUSEPPE VERDI

Casa Ricordi, Milano

 

Allestimento creato per il Teatro verdi di Busseto nel Centenario Verdiano 2001

 

Spettacolo con sopratitoli in italiano e inglese

 

Data

Teatro Giuseppe Verdi di Busseto (PR)

Venerdì 2 ottobre 2026, ore 20:00

Venerdì 9 ottobre 2026, ore 20:00

Venerdì 16 ottobre 2026, ore 20:00

Domenica 25 ottobre 2026, ore 15:30

 

 

Trama

Durante una guerra, Aida, la figlia del re etiope, è stata fatta schiava e portata in Egitto, dove però nessuno conosce la sua vera identità. Durante la schiavitù ella si innamora del comandante delle truppe egiziane Radames che ricambia il suo amore.

 

Atto I

Scena I: sala del Faraone a Menfi.

Aida, principessa e figlia del Re di Etiopia Amonasro, vive a Menfi come serva; gli Egizi l'hanno catturata durante una spedizione militare contro l'Etiopia, ignorando la sua vera identità e suo padre ha organizzato un'incursione in Egitto per liberarla dalla prigionia. Ma fin dalla sua cattura, Aida è innamorata, ricambiata, del giovane guerriero Radamès, che sogna di comandare le truppe. Ha però una pericolosa rivale, Amneris, la figlia del Faraone d'Egitto. Giunta Aida, Amneris intuisce che la serva possa essere la fiamma di Radamès e falsamente la consola dal suo pianto. Appare il Faraone assieme agli ufficiali e al sommo sacerdote Ramfis che introduce un messaggero recante le notizie dal confine: gli etiopi stanno distruggendo tutto e stanno per marciare su Tebe. Aida è preoccupata: suo padre sta marciando contro l'Egitto. Il Faraone dichiara inoltre che Radamès è stato scelto da Iside come comandante dell'esercito che combatterà contro Amonasro. Il cuore di Aida è diviso tra l'amore per il padre e il suo paese e l'amore per Radamès.

 

Scena II: Interno del tempio di Vulcano a Menfi.

Cerimonie solenni e danza delle sacerdotesse. Investitura di Radamès come comandante in capo.

 

Atto II

Scena I: Stanza di Amneris

Amneris riceve la sua schiava Aida e ingegnosamente la spinge a dichiarare il suo amore per Radamès, mentendole dicendo che egli è morto in battaglia; la reazione di Aida alla notizia la tradisce rivelando l'amore segreto per il guerriero. Amneris così la minaccia essendo la figlia del Faraone e potendo tutto a differenza della povera serva, ma con orgoglio Aida si lascia sfuggire che anche lei è di nobile rango, tuttavia si trattiene appena in tempo e chiede perdono. Risuonano da fuori le trombe della vittoria e Amneris obbliga la disperata Aida a vedere con lei il trionfo dell'Egitto e la sconfitta del suo popolo.

 

Scena II: Uno degli ingressi della città di Tebe.

Radamès torna vincitore e il Faraone decreta che egli potrà avere tutto quello che desidera. I prigionieri etiopi sono condotti alla presenza del Re; tra loro figura Amonasro e Aida accorre subito ad abbracciare il padre, ma Amonasro non viene riconosciuto e dichiara che il Re etiope è stato ucciso in battaglia: le loro vere identità rimangono quindi sconosciute agli Egizi. Animato dal suo amore per Aida, Radamès desidera che i prigionieri siano liberati e il Faraone, a lui grato, lo proclama suo successore al trono concedendogli la mano della figlia Amneris e fa inoltre rilasciare i prigionieri; su consiglio di Ramfis, fa però restare Aida e Amonasro come ostaggi per assicurare che gli etiopi non cerchino di vendicare la loro sconfitta.

 

Atto III

Scena I: Le rive del Nilo, vicino al tempio di Iside.

Mentre Amneris prega nel tempio di Iside fuori dal palcoscenico, il Re etiope tenuto in ostaggio assieme ad Aida medita una vendetta per la sconfitta subita e costringe la figlia a farsi rivelare da Radamès la posizione dell'esercito egizio. Radamès ha solo apparentemente consentito di diventare il marito di Amneris e, fidandosi di Aida, durante la conversazione in cui decidono di fuggire insieme, le rivela per incauta confidenza le informazioni richieste dal padre. Rimasto nei paraggi origliando la conversazione, Amonasro rivela la sua identità e, all'arrivo delle guardie e di Amneris, fugge con Aida. Disperato per avere involontariamente tradito il suo Faraone e la sua patria, Radamès si consegna prigioniero al sommo sacerdote.

 

Atto IV

Scena I: Sala nel palazzo del Faraone; andito a destra che conduce alla prigione di Radamès.

Volendo salvare Radamès di cui conosce l'innocenza, Amneris lo supplica di discolparsi, ma egli rifiuta. Radamès affronta il processo fuori dal palcoscenico; tace e non si difende, mentre Amneris, che rimane sul palco, si appella ai sacerdoti affinché gli mostrino pietà. Radamès viene condannato a morte per alto tradimento e sarà sepolto vivo. Mentre Radamès viene portato via Amneris maledice i sacerdoti.

 

Scena II: L'interno del tempio di Vulcano e la tomba di Radamès; la scena è divisa in due piani: il piano superiore rappresenta l'interno del tempio splendente d'oro e di luce, il piano inferiore un sotterraneo.

 

Sepolto vivo nel sotterraneo del tempio di Vulcano, Radamès crede di essere solo, ma pochi attimi dopo si accorge che Aida si è nascosta nella cripta per morire con lui. I due amanti accettano il loro terribile destino, confermano l'amore reciproco, dicono addio al mondo e alle sue pene e aspettano l'alba, mentre Amneris piange e prega sopra la loro tomba durante le cerimonie religiose e la danza di gioia delle sacerdotesse.

Programma e cast

direttore Giuseppe Mengoli

 

regia Franco Zeffirelli

ripresa da Stefano Trespidi

scene Franco Zeffirelli

costumi Anna Anni

ripresi da Lorena Marin

luci Andrea Borelli

coreografie Luc Bouy

riprese da Gaetano Petrosino

 

Aida Federica Vitali

Radamès Vincenzo Costanzo

Amonasro Hae Kang

Amneris Teresa Iervolino

Ramfis Aleksei Kulagin

Il Re Lorenzo Mazzucchelli

Un messaggero Francesco Congiu*

Una sacerdotessa Elzbieta Maria Warcaba*

 

*già allievi di Accademia Verdiana

 

FILARMONICA ARTURO TOSCANINI

 

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Maestro del coro Martino Faggiani

Teatro Giuseppe Verdi

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