Bychkov: Bach, Messa in si minore
Novembre 2024 | ||||||
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Programma e cast
Auditorium Parco della Musica
L'Auditorium di Roma è un complesso multifunzionale dedicato alla musica, che contribuisce ad arricchire il già immenso patrimonio della città eterna.
Il progetto è caratterizzato da tre "casse armoniche" che sembrano volare sopra un mare di vegetazione.
Una struttura del genere non poteva essere costruita nel denso centro storico di Roma. Il luogo scelto per la costruzione dell’Auditorium è situato nella leggera pianura che si estende tra le rive del Tevere e la collina dei Parioli, tra il Villaggio Olimpico costruito per i giochi del 1960 e il Palazzo dello Sport e lo Stadio Flaminio progettati da Pierluigi Nervi.
Il sito così decentrato presentava il vantaggio di potere accogliere e gestire con facilità un grande afflusso di pubblico (grazie alle vicine infrastrutture preesistenti), ma anche quello di occupare uno spazio che aveva rappresentato per lungo tempo una sorta di frattura artificiale, un «buco» nel tessuto cittadino.
La "città della musica" diventa così un nuovo elemento urbano. La frattura è ora riassorbita da un parco di circa 30000 metri quadrati, dove sono stati piantati 400 alberi. La vegetazione lussureggiante che funge da legame tra il quartiere romano Flaminio l’adiacente Villa Glori, si apre per lasciare spazio all’anfiteatro, un focus urbano che dà luogo a una quarta sala, all’aperto, destinata alle rappresentazioni e ai concerti, dove possono trovare posto circa 3000 spettatori.
Il complesso comprende inoltre una serie di spazi per attività commerciali, ricreative, di studio e di esposizione.
Tutto il progetto rispetta le normative della legislazione italiana attualmente in vigore in materia di disabili motori e visivi. Per i disabili motori sono previste uscite di sicurezza, ascensori antincendio, luoghi sicuri e posti riservati nelle sale concerto. Per quanto riguarda i disabili visivi sono previsti percorsi tattili e mappe tattili.
LA STRUTTURA
L'intero spazio urbano ed architettonico destinato alla realizzazione del grande complesso musicale dell'Auditorium ruota attorno all'idea principale della centralità della musica.
Tutti gli spazi, sia esterni che interni, sono pensati in maniera funzionale alla musica. Per le attività musicali non esistono quindi soltanto le tre sale, ma anche il Teatro Studio, gli Studi 1, 2, 3, il foyer e la cavea.
Le tre sale, di differente ampiezza e diversa destinazione funzionale, sono in grado dì coprire tutte le esigenze musicali richieste: la Sala Santa Cecilia, destinata ai concerti sinfonici per grande orchestra e coro; la Sala Sinopoli caratterizzata da una maggior flessibilità acustica, adattabile ai più svariati tipi di musica anche in virtù delle diverse posizioni assumibili dall'orchestra rispetto al pubblico; la Sala Petrassi, grazie al mutamento sia della posizione di seduta dei pubblico, sia della posizione delle sorgenti sonore, sia dei tempi di riverberazione dei suoni, è destinata ai generi musicali più nuovi e contemporanei, comprese le pieces teatrali e il cinema. Il Teatro Studio, con i suoi 350 posti è uno spazio polifunzionale.
Gli Studi 1, 2, 3, sono importanti spazi musicali, semplicemente più tecnici, che consentono di effettuare le prove sempre in condizioni acustiche ottimali.
Il foyer stesso, in particolari occasioni, è in grado di ospitare semplici performances musicali.
La Cavea, ovvero l’anfiteatro all’aperto cuore dell’Auditorium, può ospitare fino a 3.000 spettatori, costituisce infine uno spazio musicale particolarmente interessante.
Oltre a tutte queste attività di carattere puramente musicale, il nuovo auditorium offre anche spazi dedicati a conferenze, dibattiti, incontri con compositori ed esecutori; studio e ricerca (in biblioteca e audioteca); didattica (laboratori di vocalità e di ricerca musicale e multimediale). Luoghi dove fare piacevoli soste come il bookshop, il bar, il ristorante.
01. SALA SANTA CECILIA
Questa sala è stata concepita principalmente per la musica sinfonica. La sua peculiarità acustica, il tempo di riverberazione è di 2,2 secondi, permette, in una condizione ottimale d’ascolto, di eseguire anche opere in forma di concerto, musica sacra, da camera e contemporanea.
Il progetto architettonico nel suo insieme realizza un volume di circa 30.000 metri cubi.
Le strutture portanti di copertura, di dimensioni eccezionali, sono costruite da orditure di travi in legno lamellare, associate ad elementi in acciaio.
Il palcoscenico è in posizione quasi centrale, circondato da i “vigneti”: posti a sedere sistemati su balze a diversi livelli, che si sviluppano attorno all’orchestra.
Il controsoffitto, vera e propria innovazione concettuale, è formato da 26 gusci in legno di ciliegio americano ognuno dei quali ha una superficie media di circa 180 metri quadri. Il legno riveste anche platea e gallerie rendendo la Sala una cassa armonica dal comportamento acustico ottimale.
02. SALA SINOPOLI
Questa sala ospita prevalentemente musica sinfonica, con o senza coro, e musica da camera, ed è contrassegnata dalla grande flessibilità del palco.
Infatti le dimensioni adattabili dello stage, del coro, dell’orchestra e delle postazioni del pubblico permettono, sia in platea che nel retropalco, di giocare anche con la riverberazione del suono e offrono la possibilità di accogliere spettacoli di danza, concerti di musica contemporanea ed altro ancora.
03. SALA PETRASSI
La sala più piccola è un vero teatro musicale, con fossa d’orchestra e palco attrezzato e con possibilità di cambio di scena e di costumi.
Le due pareti corte del palco, possono ruotare di 90° realizzando un boccascena tradizionale con sipario all’italiana così da permettere la rappresentazione di opere liriche e spettacoli teatrali. Viceversa, quando le stesse pareti vengono chiuse, realizzano un palco cosiddetto a “scena aperta” consentendo l’esecuzione di concerti di musica da camera, barocca e sinfonica, la rappresentazione di pièces teatrali e proiezione di pellicole cinematografiche.
04. FOYER
Il grande foyer, che unisce gli accessi alle tre sale, è non solo un punto di incontro e di aggregazione, ma anche un'area polivalente che ospita al suo interno lo spazio espositivo “Risonanze” e il Museo Archeologico dell’Auditorium.
Lungo il Foyer si snoda un percorso luminoso di 20 installazioni, realizzati con il neon dall’artista toscano Maurizio Nannucci. L’opera, che ha carattere permanente, è stata concepita e progettata, in esclusiva per l’Auditorium Parco della Musica.
05. CAVEA
La Cavea, intitolata al Maestro Luciano Berio, rappresenta fisicamente il focus del progetto: la sua doppia funzione, di teatro all'aperto e di piazza, la rende il fulcro della nuova centralità dell'intero complesso rispetto al sistema urbano.
La Cavea è diventata con il tempo un punto di incontro, luogo sempre più inserito nel contesto urbano assumendo una vera e propria funzione di piazza.