Concerto dell´Avvento nella Minoritenkirche
December 2024 | ||||||
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Programma e cast
Artisti:
Quintetto d'archi della Vienna Chamber Symphony
Michael Bednarik, tromba
Programma:
W. A. Mozart: Ouverture "Il direttore di teatro" KV 486
J. Haydn: 2° e 3° movimento dal Concerto per tromba in Mi bemolle maggiore, Hob. VIIe:1
A. Marcello: 1° movimento dal Concerto per oboe in Re minore (arrangiato per tromba)
V. Bellini: Concerto per tromba in Mi bemolle maggiore
L. v. Beethoven: 4° movimento dalla Sinfonia n. 8 in Fa maggiore, op. 93
W. A. Mozart: Arie da "Le nozze di Figaro" KV 492
20 Dicembre 2024
Interpreti:
Quintetto d'archi della Wiener Kammersymphonie
Alexandra Tirsu, Violino
Programma:
Händel: L'arrivo della Regina di Saba
Haydn: Concerto per violino in Do Maggiore con Alexandra
Allegro moderato - Adagio - Finale. Presto
Händel: For unto us a child is born (dal "Messiah")
Schubert: 1° Movimento dalla 5a Sinfonia
Mozart: Sinfonia K 201
La Chiesa dei Minoriti
La chiesa dei Minoriti (in tedesco Minoritenkirche), il cui nome ufficiale è "Italienische Nationalkirche Maria Schnee" cioè "chiesa nazionale italiana Maria della neve", è una chiesa costruita in stile gotico francese che si trova nel primo Distretto a Vienna.
Il duca Leopoldo VI di Babenberg, detto il "Glorioso", tornando dalla crociata nel 1219, si fermò ad Assisi per esprimere a san Francesco il desiderio di avere dei frati francescani, già presenti in Germania, anche a Vienna.
I frati francescani Alberto da Pisa, Giovanni da Carpi, Martino da Milano e Giacomo da Treviso presero allora la via per la città dove decisero di trapiantare il loro ordine, stabilendosi presso una chiesa precedentemente dedicata ad una santa italiana, Santa Caterina da Siena, nella piazza am Hof, dove risiedeva il duca.
Nel 1260 la chiesa era ormai conosciuta, grazie ai suoi fondatori, come la chiesa degli Italiani e venne dotata di un convento che contava già 150 frati. Il francescanesimo ebbe dunque molti seguaci, soprattutto tra le famiglie nobili, dai principi del Liechtenstein alle famiglie italiane che abitavano a Vienna, quali i Medici, i Ricasoli, i Cavalcanti, gli Stampa e molte altre che spesso facevano tumulare qui i propri defunti, riconoscibili tramite gli stemmi appesi alle pareti.
Ai frati Francescani vennero anche affidate cattedre all’università.
Un incendio nel 1276 diede la possibilità di ricostruire interamente la chiesa, la cui prima pietra fu posta da re Ottocaro II di Boemia e signore d’Austria.