Il trionfo dell´onore

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Trama

La vicenda ha luogo a Pisa e nella sua campagna nel XVII secolo.

 

Atto I

Dopo aver sedotto e abbandonato Leonora, Riccardo si reca con Rodimarte Bombarda in casa di Flaminio, suo zio, che, pur essendo fidanzato con Cornelia, non disdegna di corteggiare la domestica Rosina. Leonora, giunta a Pisa alla ricerca del proprio seduttore, di cui è innamorata, viene invitata in casa da Cornelia, dove però alloggia anche Doralice, nuova fiamma di Riccardo. Le due giovani scoprono di nutrire entrambe scarsa stima nei confronti del comune amante. Nel contempo, a casa di Flaminio, il Capitano Rodimarte, approfittando di una visita di Leonora al suo promesso sposo (duetto: «Sì mia gioia» «Sì mia vita»), fa una serrata corte a Rosina, vantandosi di aver partecipato a inesistenti imprese guerresche, con un'irresistibile vis comica, messa in evidenza dai bei versi di Tullio («Il mio secondo vanto è la bellezza»).

 

Atto II

Erminio, fratello di Leonora e perdutamente innamorato di Doralice, sfida Riccardo a duello per vendicare l'onore di sua sorella. L'indimenticabile quartetto che chiude l'atto («Bella» «Taci») si struttura su una linea melodica vagamente languida, priva di ornamentazioni superflue ed è proteso verso l'approfondimento psicologico dei quattro personaggi che vi partecipano. Erminio e Leonora, feriti nei propri sentimenti, si confrontano con Doralice e Riccardo, insensibili all'altrui dolore.

 

Atto III

Flaminio coglie in flagrante Rosina e il Capitano, ma anch'egli viene sorpreso ad amoreggiare con Rosina dalla propria fidanzata Cornelia. Il duello fra Flaminio e Riccardo, preannunciato nel I atto, termina con il ferimento di Riccardo. Costui, pentendosi della propria natura volubile e incostante e sentendosi ancora legato a Leonora, torna da lei. L'opera si chiude con un concertato («Che sento? O me felice») a cui partecipano tutti i personaggi. Riccardo chiede perdono ad Erminio, suo futuro cognato, e a Leonora, che confessa di amarlo ancora perdutamente; Doralice si riconcilia con Erminio e Flaminio con Cornelia, mentre Rodimarte ha finalmente trovato in Rosina la donna della sua vita. La virtù viene esaltata e tutti applaudono «con lieto grido il trionfo dell'onor».

Programma e cast

Orchestra del Teatro La Fenice
direttore Enrico Onofri
regia Stefano Vizioli

Teatro Malibran

Il Teatro Malibran è un teatro veneziano. È noto soprattutto per la sua importanza in ambito operistico che ebbe tra ilXVII e il XVIII secolo, quando portava il nome di Teatro San Giovanni Grisostomo.

 

Nel 1849 con il ritorno degli austriaci a Venezia, dopo la famosa resistenza della città lagunare durata quasi un anno, tutti i maggiori teatri del Veneto chiusero per protesta, tranne il Malibran.

 

Dopo essere passato nuovamente di mano nel 1886, fu riaperto nel 1913, ma dopo una stagione lirica, fu nuovamente chiuso a causa di alcuni problemi di sicurezza. Fu riaperto per l'ennesima volta nel 1919 e per tutta quasi tutta la prima metà del secolo fu sempre attivo nella rappresentazione di opere, operette, nonché spettacoli cinematografici. Nel 1992 il Comune di Venezia acquistò il teatro e, dopo averlo restaurato e ampliato, lo rimise in attività. A seguito dell'incendio doloso che nel 1996 distrusse il Teatro La Fenice, l'orchestra di quest'ultimo palcoscenico passò provvisoriamente al Malibran, dove furono allestiti diversi spettacoli che rivalutarono l'antico teatro veneziano.

 

Notevolmente ricco di eleganti decorazioni, presentava cinque ordini di trenta palchetti e una platea vuota vasta, e la sua pianta distribuita tutta in lunghezza presentava una grandiosa struttura architettonica.

 

Trasporti

Vaporetto  


dal Tronchetto - linea 2 direzione Rialto, San Marco e Lido 

da Piazzale Roma e dalla Stazione dei treni ‘Santa Lucia’- linea 1 o linea 2 direzione Rialto, San Marco e Lido 

se sei sulla linea 1, scendi a Rialto; Sant’Angelo, San Samuele o San Marco (Vallaresso) se sei sulla linea 2, scendi a Rialto o San Marco (Vallaresso) 

dall’Aeroporto ‘Marco Polo’ di Venezia - servizio pubblico Alilaguna
se sei sulla ‘linea arancio’, scendi a Rialto se sei sulla ‘linea blu’, scendi a San Marco (Vallaresso)

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