L'olandese volante

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L'olandese volante - Richard Wagner
Opera in tre atti, in tedesco, con sottotitoli in ungherese, inglese e tedesco
Durata della rappresentazione: 3 ore e 15 minuti, con 2 intervalli.

 

“Ogni volta che si apre la partitura, si sente il vento che ti viene incontro”, commentò un contemporaneo di Richard Wagner parlando di Il vascello fantasma. Questa frase, sebbene fosse intesa come una critica, evidenzia in realtà una delle maggiori forze di questa opera romantica, andata in scena per la prima volta nel 1843: la presenza apparente della tempesta e del mare, forze naturali sregolate che rendono l’opera così unica. Il maledetto olandese, che può mettere piede a terra solo ogni sette anni, è il primo degli eroi di Wagner a desiderare il miracolo della redenzione attraverso l’amore. La storia del sacrificio estremo di una donna e di un uomo che porta il pesante fardello del suo destino supera di gran lunga i confini tradizionali dell’opera romantica tedesca.

 

 

Trama

L'opera si svolge su una costa norvegese.

 

Atto I

Tornando verso casa con la sua nave, Daland, un navigatore norvegese, si trova ad affrontare una tempesta che lo costringe a cercare rifugio a riva. Lascia quindi di guardia una sentinella e va a dormire con i marinai. Improvvisamente compare un vascello fantasma, nero e dalle vele rosse, da cui scende a terra un uomo pallido vestito di nero. L'uomo si lamenta del suo destino: avendo maledetto Dio a causa delle difficoltà riscontrate nel superare il Capo di Buona Speranza durante una tempesta, è costretto a non morire e navigare per sempre senza meta. Un angelo gli annunciò i termini della sua redenzione: ogni sette anni una tempesta lo porterà a riva, e solo se troverà una moglie che gli sarà fedele per l'eternità potrà riposare in pace. Quando Daland lo incontra, il fantasma gli offre dei tesori in cambio della mano di sua figlia Senta. Daland, avido, acconsente ed entrambe le navi ripartono.

 

Atto II

Alcune ragazze filano la lana in casa di Daland. Senta invece guarda sognante il quadro dell'Olandese volante. Contro la volontà della nutrice, canta la storia dell'Olandese e dichiara in modo passionale la sua intenzione di salvarlo. Erik, un cacciatore innamorato di lei, arriva e la rimprovera: l'uomo è stato turbato da un sogno in cui Daland tornava a casa con uno straniero misterioso che portava via con sé in mare Senta. Lei non gli risponde, ed Erik se ne va sconsolato. Daland arriva con lo straniero; lui e Senta si guardano in silenzio, poi i due vengono lasciati soli e Senta, irresistibilmente attratta da lui, giura in un duetto di essergli fedele fino alla morte. Daland bandisce una festa per il ritorno dei marinai e per il fidanzamento dei due.

 

Atto III

In tarda serata, i marinai di Daland invitano gli uomini dell'Olandese ad unirsi alla festa, ma invano: essi assumono forme spettrali, e gli uomini scappano impauriti. Senta arriva, seguita da Erik che le ribadisce il suo amore. Senta lo rifiuta nuovamente, ma non nasconde tenerezza nei suoi confronti. Lo straniero ode le loro parole ed è preso dalla paura che lei possa non essergli fedele; dopo aver rivelato ai presenti di essere l'Olandese volante, lo straniero salpa con la nave, incapace di credere alla buona fede di Senta. Ma la ragazza si tuffa e muore annegata: questo salva l'Olandese, che sale con lei in paradiso.

Programma e cast

Direttore d'orchestra: Martin Rajna
Il Marinaio: Michele Kalmandy
Senta: Eszter Sümegi, Lilla Horti
Daland: András Palerdi
Erik: István Kovácsházi, Zoltán Nyári
Maria: Atala Schöck
Timoniere: István Horváth

 

Con l'Orchestra e il Coro del Teatro dell'Opera di Stato ungherese

 

Compositore: Richard Wagner
Librettista: Richard Wagner
Regista: János Szikora
Scenografo: Éva Szendrényi
Costumista: Kriszta Berzsenyi
Traduzione ungherese di: Judit Kenesey
Traduzione inglese di: Arthur Roger Crane
Direttore del Coro: Gábor Csiki

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Teatro dell'Opera di Budapest

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Il Teatro dell'Opera di Budapest (Magyar Állami Operaház in ungherese) è uno dei maggiori esempi di architettura neorinascimentale. Si trova a Pest in Andrássy út 20.

 

Costruito da Miklós Ybl tra il 1875 e il 1884, è un edificio riccamente decorato, ed è considerato uno dei suoi capolavori. In stile neorinascimentale con elementi barocchi, è arricchito con affreschi e sculture di Bertalan Székely,Mór Than e Károly Lotz.

 

Di fronte alla facciata vi sono le statue di Ferenc Erkel, compositore dell'inno nazionale, e del compositore classicoFranz Liszt, entrambe di Alajos Stróbl.

Gustav Mahler ne fu direttore dal 1888 al 1891.

Attila Nagy
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