Le nozze di Figaro

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Le nozze di Figaro - Opera
Di Wolfgang Amadeus Mozart

 

La maestosa commedia di Mozart, intrisa di intrecci avvincenti e melodie sublimi.
Le nozze di Figaro vengono rappresentate in italiano con sopratitoli in danese e inglese.
Il Teatro Reale Danese estende la sua gratitudine alla Fondazione A.P. Møller e Chastine Mc-Kinney Møller, la cui donazione ha reso possibile la produzione di Le nozze di Figaro.
Consigliato per un'età di 8 anni e oltre.
Durata prevista: 3 ore e 5 minuti, inclusa 1 intervallo.

 

 

La trama

 

Primo atto

La sera del giorno prima delle nozze, Figaro e Susanna sono nella stanza che il Conte ha assegnato loro. Il Conte vuol rivendicare lo ius primae noctis che egli stesso aveva abolito. Figaro si arrabbia e medita vendetta. Anche la non più giovane Marcellina è intenzionata a mandare all'aria i progetti di matrimonio di Figaro e sostiene, con l'aiuto di Don Bartolo, il proprio diritto a sposare Figaro in virtù di un prestito concessogli in passato e mai restituito. Don Bartolo, del resto, gode all'idea di potersi vendicare dell'ex barbiere di Siviglia, che aveva favorito il Conte a sottrargli Rosina, l'attuale Contessa. Entra in scena Cherubino che chiede a Susanna di intercedere in suo favore presso la Contessa: il giorno prima il Conte, trovandolo solo con Barbarina, si era insospettito e lo aveva cacciato dal palazzo. L'arrivo improvviso del Conte lo obbliga a nascondersi e ad assistere alle proposte galanti che il Conte indirizza alla cameriera Susanna. Ma anche il Conte deve nascondersi al veder avvicinarsi Don Basilio, che svela a Susanna le attenzioni rivolte dal paggio Cherubino alla Contessa. Sopraffatto dalla gelosia, il Conte esce dal nascondiglio e, una volta scoperto che anche il paggio era nascosto lì, va su tutte le furie. Entrano i contadini con Figaro, ringraziando il Conte per aver eliminato il famigerato ius primae noctis. Il Conte, con un pretesto, rinvia il giorno delle nozze e ordina l'invio immediato di Cherubino a Siviglia, dove dovrà arruolarsi come ufficiale. Figaro si prende gioco del paggio con una delle arie più famose dell'opera, Non più andrai, farfallone amoroso.

 

Secondo atto

Nelle grandi camere della Contessa, Susanna decide di rivelarle le attenzioni che essa ha ricevuto dal Conte. Entra Figaro ed espone il suo piano di battaglia: ha fatto pervenire al Conte un biglietto anonimo dove si afferma che la Contessa ha dato un appuntamento a un ammiratore per quella sera. Quindi suggerisce a Susanna di fingere di accettare un incontro col Conte: Cherubino (che non è ancora partito) andrà al posto di lei vestito da donna, così la Contessa smaschererà il marito, cogliendolo in fallo. Tuttavia, mentre il travestimento del paggio è ancora in corso, il Conte sopraggiunge e, insospettito dai rumori provenienti dalla stanza attigua (dove la Contessa ha rinchiuso Cherubino), decide di forzare la porta. Ma Cherubino riesce a fuggire saltando dalla finestra e Susanna ne prende il posto. Quando dal guardaroba esce Susanna invece di Cherubino, il Conte è costretto a chiedere perdono alla moglie. Entra Figaro, che spera di poter finalmente affrettare la cerimonia nuziale. Irrompe, però, il giardiniere Antonio che afferma di aver visto qualcuno saltare dalla finestra della camera della Contessa. Figaro cerca di parare il colpo sostenendo di essere stato lui a saltare. Ma ecco arrivare con Don Bartolo anche Marcellina che reclama i suoi diritti: possiede ormai tutti i documenti necessari per costringere Figaro a sposarla.

 

Terzo atto

Mentre il Conte si trova nella sua stanza pensieroso, la Contessa spinge Susanna a concedere un appuntamento galante al Conte, il quale però si accorge dell'inganno e promette di vendicarsi (“Hai già vinta la causa”). Il giudice Don Curzio entra con le parti contendenti e dispone che Figaro debba restituire il suo debito o sposare Marcellina, ma da un segno che Figaro porta sul braccio si scopre ch'egli è il frutto di una vecchia relazione tra Marcellina e Don Bartolo, i quali sono quindi i suoi genitori. Marcellina è lietissima di aver ritrovato il figliolo, ma in quel mentre sopraggiunge Susanna con la somma necessaria a riscattare Figaro liberandolo dall'obbligo di sposare Marcellina: vedendoli abbracciati Susanna dapprima s'infuria, poi, compresa la felice situazione, si unisce alla gioia di Figaro e dei due più anziani amanti. Marcellina acconsente alla tardiva proposta di matrimonio dallo stesso Don Bartolo e condona il debito come regalo a Figaro per le nozze con Susanna, Don Bartolo porge un'ulteriore somma di denaro come regalo per il matrimonio; il Conte, invece, monta su tutte le furie.

 

La Contessa, intanto, determinata a riconquistare il marito, detta a Susanna un bigliettino, sigillato da una spilla, per l'appuntamento notturno, da far avere al Conte. Modificando il piano di Figaro, e agendo a sua insaputa, le due donne decidono che sarà la stessa Contessa e non Cherubino a incontrare il Conte al posto di Susanna. Mentre alcune giovani contadine recano ghirlande per la Contessa, Susanna consegna il biglietto galante al Conte, che si punge il dito con la spilla. Figaro è divertito: non ha visto, infatti, chi ha dato il bigliettino al Conte. L'atto si conclude col festeggiamento di ben due coppie di sposi: oltre a Susanna e Figaro, anche Marcellina e Don Bartolo.

 

Quarto atto

È ormai notte e nell'oscurità del parco del castello, Barbarina sta cercando la spilla che il Conte le ha detto di restituire a Susanna e che la fanciulla ha perduto. Figaro capisce che il biglietto ricevuto dal Conte gli era stato consegnato dalla sua promessa sposa e, credendo a una nuova trama, si nasconde con un piccolo gruppo di persone da usare come testimoni del tradimento di Susanna che, nel mentre, all'ascoltare i dubbi di Figaro sulla sua fedeltà, si sente offesa dalla sua mancanza di fiducia e decide di farlo stare sulle spine. Entra allora Cherubino e, vista Susanna (che è in realtà la Contessa travestita), decide di importunarla; nello stesso momento giunge il Conte il quale, dopo aver scacciato il paggio, inizia a corteggiare quella che crede essere la sua amante.
Fingendo di veder arrivare qualcuno, la Contessa travestita da Susanna fugge nel bosco, mentre il Conte va a vedere cosa succede; nel contempo Figaro, che stava spiando gli amanti, rimane solo e viene raggiunto da Susanna travestita da Contessa. I due si mettono a parlare, ma Susanna, durante la conversazione, dimentica di falsare la propria voce e Figaro la riconosce. Per punire la sua promessa sposa, questi non le comunica la cosa ma rende le proprie avances alla Contessa molto esplicite. In un turbinio di colpi di scena, alla fine Figaro chiede scusa a Susanna per aver dubitato della sua fedeltà, mentre il Conte, arrivato per la seconda volta, scorge Figaro corteggiare quella che crede essere sua moglie; interviene a questo punto la vera Contessa che, con Susanna, chiarisce l'inganno davanti a un Conte profondamente allibito. Poi chiede perdono alla contessa. Lei risponde "Più docile io sono e dico di sì"; finalmente le nozze tra Figaro e Susanna possono essere celebrate, la "folle giornata" si chiude con il coro finale "Ah tutti contenti".

Programma e cast

Direttore: Nicholas McGegan
Direttore: Nick Fletcher
Regista: Anne Barslev
Scenografa: Rikke Juellund
Costumista: Astrid Lynge Ottosen
Lighting Designer: Ellen Ruge
Coreografa: Sara Ekman
Maestro del Coro: Steven Moore

 

Cast - Soggetto a cambiamenti
Direttore: Nicholas McGegan
Direttore: Nick Fletcher
Conte Almaviva: Theodore Platt
Contessa: Sofie Elkjær Jensen
Susanna: Clara Cecilie Thomsen
Figaro: Henning von Schulman
Cherubino: Nina van Essen
Marcellina: Cecilia Lund Tomter
Bartolo: Morten Staugaard
Basilio / Don Curzio: Fredrik Bjellsäter
Antonio: Antti Mähönen
Barbarina: Annika Beinnes

Teatro dell´Opera di Copenaghen

Il Teatro d'Opera è stato donato allo Stato Danese da parte della Fondazione A.P. Møller e Chastine Mc-Kinney Møller nel mese di agosto del 2000 (A.P. Møller è stato cofondatore della società di oggi conosciuta come Mærsk). Alcuni politici sono stati offesi della donazione privata, in parte perché la totalità del costo del progetto sarebbe fiscalmente deducibile, quindi praticamente costringendo il governo ad acquistare l'edificio, ma è stata accettata dal Parlamento e dal governo nell'autunno del 2000. È stato progettato dall'architetto Henning Larsen e dagli studi ingegneristici Ramboll e Buro Happold e dalla Consulenza Teatrale Theatreplan. L'acustica è stata progettata dall'Arup Acoustics. A.P. Møller ha avuto l'ultima parola nella progettazione della costruzione, tra cui l'aggiunta di acciaio nei vetri anteriori. La Costruzione è iniziata nel giugno 2001 e si è conclusa il 1º ottobre 2004. È stato inaugurato il 15 gennaio 2005 con la presenza di Mærsk Mc-Kinney Møller, il primo ministro danese Anders Fogh Rasmussen, e la Regina Margherita II.

Julian Herzog
© Camilla Winther
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