Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi a Varese

Ordina biglietti
PreviousFebbraio 2026
Lu
Ma
Me
Gi
Ve
Sa
Do

 

Vivi un’esperienza esclusiva con il violinista solista e direttore Elvin Dhimitri, quintetto d’archi e clavicembalo. In un’atmosfera di raffinata bellezza, all’interno del maestoso Salone Estense del Palazzo Estense, un gioiello del XVIII secolo ed espressione della grandezza ducale, prende vita un evento unico: un’opportunità rara di vivere la musica da vicino, con uno degli interpreti più raffinati del repertorio barocco, nel cuore artistico e architettonico di Varese.

Senza distanze o barriere, il pubblico sarà completamente immerso nella musica, seduto a pochi passi dagli artisti, in uno spazio intimo che valorizza ogni sfumatura di suono ed emozione.

Non è un semplice concerto, ma un incontro con la musica e l’arte, in un luogo storico che amplifica la magia del suono. Elvin Dhimitri, primo violino di Opera e Lirica, è riconosciuto come un artista capace di unire energia appassionata e comunicazione vibrante. Nel 1992 è stato nominato concertatore della Bilkent Youth International Symphony Orchestra. Ha suonato con la Luglio Musicale Symphony Orchestra di Trapani, la Nuova Scarlatti Symphony Orchestra di Napoli, la Toscanini Symphony Orchestra di Parma, per citarne alcune. È stato nominato Primo Violino nell’Orchestra Filarmonica di Roma ed è membro dell’Orchestra Sinfonica di Roma e Lazio dal 1997.

Dhimitri continua a imporsi come uno dei violinisti più apprezzati sulla scena europea anche grazie alla sua straordinaria interpretazione del celebre concerto “Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi”, che ha registrato il tutto esaurito in molte città come Milano, Madrid, Roma e Napoli.

La musica che rappresenta gli stati d’animo delle quattro stagioni è sempre stata popolare, e compositori barocchi come Werner e Fischer tra gli altri hanno prodotto cicli di concerti sulle quattro stagioni. Ma nessuno lo fece con un dettaglio pittorico così preciso come Antonio Vivaldi nel suo concerto “Le Quattro Stagioni”!

Tutta l’epoca barocca mostrò un profondo interesse per i sorprendenti cambiamenti naturali determinati dalle stagioni. Bernini stesso li rappresentò nelle sue raffinate sculture. L’arte barocca ha una concezione drammatica del rapporto tra uomo e natura e tra uomo e universo. Le scoperte di Galileo provocarono uno spostamento nella posizione dell’uomo, che non era più al centro del cosmo. Di conseguenza emerse un nuovo atteggiamento di stupore e meraviglia di fronte al potere della natura.

Le Quattro Stagioni di Vivaldi sono un simbolo della sua epoca. Non solo il senso di stupore è trasmesso dalla sua spettacolare descrizione della natura, ma anche dal suo linguaggio musicale. La composizione mira a stupire l’ascoltatore con melodie insolite, create attraverso un ritmo aumentato e un contrasto armonico più marcato. La sua musica è quindi più libera, più fluida e capace di descrivere meglio la storia che vuole narrare. Le scene spaziano dal cinguettio di diversi uccelli in primavera, alle tempeste estive, dalle volpi in fuga in autunno, ai denti che battono e alla pioggia battente in inverno. Secondo la massima espressione dei concetti barocchi, la natura è drammatizzata e il pubblico si sente attivamente coinvolto nella rapida successione degli eventi che si svolgono nell’opera.

Assisti al potere evocativo delle “Quattro Stagioni” di Vivaldi nel Palazzo Estense di Varese. L’opera più famosa di Vivaldi e un esempio rivoluzionario della musica barocca italiana, eseguita dal quintetto d’archi e clavicembalo dell’Accademia Opera e Lirica.

 

Programma e cast

Prima volta
Concerto F XI n.4 in La maggiore
Allegro molto / Andante molto / Allegro
Concerto “La Rustica” RV 151 in Sol maggiore
Presto / Adagio / Allegro
Concerto RV 127 in Re minore
Allegro / Adagio / Allegro

 

Seconda volta
Concerto n.1 in Mi maggiore, RV 269, “PRIMAVERA”
Allegro / Largo / Allegro (Danza pastorale)
Concerto n.2 in Sol minore, RV 315, “ESTATE”
Allegro non molto - Allegro / Adagio - Presto - Adagio / Presto (Tempesta estiva)
Concerto n.3 in Fa maggiore, RV 293, “AUTUNNO”
Allegro (Danza e canto contadino) / Adagio molto (Ubriaconi dormienti) / Allegro (La caccia)
Concerto n.4 in Fa minore, RV 297, “INVERNO”
Allegro non molto / Largo / Allegro

Violino solista e direttore: Elvin Dhimitri
Quintetto d’archi
Clavicembalo

Galleria fotografica

Palazzo Estense

SALONE ESTENSE – PALAZZO ESTENSE
Il Salone Estense (noto anche come “Salone d'Onore”) è una delle sale più nobili e spettacolari del Palazzo Estense, una residenza commissionata dal Duca Francesco III d’Este nella seconda metà del XVIII secolo e ora sede del Comune di Varese.
Situato al piano terra, presenta un imponente camino in marmo policromo, creato da Antonio Buzzi, sormontato dal ritratto del Duca. Le pareti e il soffitto sono arricchiti da un’architettura illusionistica dipinta da Lodovico Bosellini e da un grande medaglione centrale affrescato da Giovanni Battista Ronchelli, che raffigura Giove, Venere e Cupido in omaggio al matrimonio reale.
Oggi la sala è utilizzata per cerimonie ufficiali, conferenze, concerti e matrimoni civili.

 

COME ARRIVARE

Indirizzo: Via Luigi Sacco, 5 - Varese

Il Salone Estense si trova all’interno del Palazzo Estense.

Autobus: C, C77, A, AB, B

 

TOILETTE: sì
ARIA CONDIZIONATA: sì
ACCESSO DISABILI: sì

 

INFO

Biglietti non rimborsabili: i biglietti non sono rimborsabili

Per garantirti il miglior posto nella tua categoria, consigliamo di arrivare ai concerti “Opera e Lirica” almeno 30 minuti prima dell’inizio.

Nessun codice di abbigliamento richiesto.

Palazzo Estense
Julius Barclay
©
Eventi correlati