Lucia di Lammermoor

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Gaetano Donizetti: LUCIA DI LAMMERMOOR

 

Il punto culminante dell'opera della stagione invernale: la produzione scenica di Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Una donna è costretta a rinunciare al suo grande amore per motivi familiari e diventa vittima di un matrimonio forzato. Alla fine, follia e suicidio seguono; "non di nuovo", si potrebbe essere tentati di dire. Tuttavia, la musica di Donizetti fa la differenza. Veste tutto il dolore e la follia con tanta bravura e bellezza che, in passato, il pubblico chiedeva spesso ai cantanti un Da Capo perché voleva ascoltarli morire due volte di seguito. Le ripetizioni nelle esibizioni d'opera sono rare oggi – anche se c'erano in I puritani ad Erl lo scorso inverno! – ma il fascino rimane. Poche opere offrono tante idee melodiche di prima classe come Lucia di Lammermoor. Ha definito un genere: chi parla dei capolavori tragici del Belcanto non può evitarla.

 

 

Trama

L'azione si svolge in Scozia, agli inizi del XVIII secolo, nel castello di Ravenswood.

 

Antefatto

La nobile famiglia Ashton[10], alla quale appartengono i fratelli Enrico e Lucia, ha usurpato i beni e il castello della famiglia Ravenswood, il cui unico erede è Edgardo. Edgardo e Lucia si amano segretamente.

 

Parte prima (La partenza)

Atto unico, quadro primo - Durante una battuta di caccia, Lord Enrico Ashton viene a sapere (da Normanno) dell'amore di Lucia per l'odiato Edgardo e giura di ostacolarlo con ogni mezzo.

Atto unico, quadro secondo - Nel parco del castello, Lucia attende Edgardo e racconta ad Alisa, sua dama di compagnia, l'antica lugubre storia di un Ravenswood che in quello stesso luogo uccise per gelosia la propria amata il cui fantasma, da quel giorno, si aggira inquieto presso la fontana. Lucia le confessa di avere visto ella stessa il fantasma (Regnava nel silenzio). Alisa interpreta il racconto come un cattivo presagio e mette in guardia Lucia dal rischio di subire la stessa sorte.

 

Edgardo annuncia a Lucia di dovere partire per difendere le sorti della Scozia. Ma prima intende stendere la mano in segno di pace al fratello di lei, Enrico, chiedendola in sposa. Lucia, consapevole dell'odio serbato dal proprio fratello nei confronti di Edgardo, chiede a quest'ultimo di attendere ancora. Edgardo e Lucia si scambiano gli anelli nuziali e si congedano giurandosi amore e fedeltà eterni (Verranno a te sull'aure).

 

Parte seconda (Il contratto nuziale)

Atto primo, quadro primo - Le lotte politiche che sconvolgono la Scozia indeboliscono il partito degli Ashton e avvantaggiano quello di Edgardo. Enrico, per riequilibrare le sorti della contesa e salvare la sua casata, impone alla sorella di sposare un uomo ricco e potente, Lord Arturo Bucklaw. Al rifiuto della fanciulla, che non ha mai ricevuto lettere di Edgardo poiché le stesse sono state intercettate e occultate da Enrico e da Normanno (armigero della casata Ravenswood), egli le dice che Edgardo ha giurato fede di sposo a un'altra donna, offrendole quale prova una falsa lettera, e con l'aiuto di Raimondo, direttore spirituale della ragazza, la convince ad accettare le nozze con Arturo.

 

Atto primo, quadro secondo - Arturo attende trepidante la promessa sposa all'altare. Lucia, sconvolta, firma il contratto nuziale, ma la cerimonia è sconvolta dall'inattesa irruzione di Edgardo (Chi mi frena in tal momento). Alla vista del contratto nuziale firmato da Lucia il giovane maledice l'amata e calpesta l'anello che lei gli aveva regalato. Lucia, impietrita dalla disperazione, gli ridà il suo.

 

Atto secondo, quadro primo - Enrico ed Edgardo si incontrano presso la torre di Wolferag e decidono di porre fine a ogni discordia con un duello, che viene fissato per il giorno dopo all'alba.

 

Atto secondo, quadro secondo - Al castello, la lieta festa nuziale viene interrotta da Raimondo, che tremante comunica agli invitati la notizia che Lucia, impazzita dal dolore, ha ucciso Arturo durante la prima notte di nozze (Dalle stanze ove Lucia). Lucia, fuori di sé, compare tra gli invitati con un pugnale tra le mani e gli abiti insanguinati. Ella crede di vedere Edgardo, immagina le sue nozze tanto desiderate con lui e lo invoca. Mentre il coro la compiange, entra Enrico, che saputo del misfatto, fa per uccidere la sorella, ma Raimondo e Alisa lo fermano, mostrandogli le condizioni in cui versa la fanciulla. Lucia si scuote: crede di avere sentito Edgardo ripudiarla e gettare a terra l'anello che si erano scambiati. Lucia non regge al dolore, e muore nello sconcerto generale. Enrico fa portare via Lucia, mentre Raimondo accusa Normanno, il capo degli armigeri, di essere il responsabile della tragedia.

 

Atto secondo, quadro terzo - Giunto all'alba tra le tombe dei Ravenswood per battersi in duello con Enrico, Edgardo medita di farsi uccidere. D'improvviso è turbato dall'arrivo di una processione proveniente dal castello dei Lammermoor, piangendo la sorte di Lucia. La campana a morto annuncia la morte della ragazza. Edgardo, che non può vivere senza di lei, si trafigge con un pugnale (Tu che a Dio spiegasti l'ali).

Programma e cast

Direzione musicale: Asher Fisch
Regia: Louisa Proske
Scenografia: Darko Petrovic
Costumi: Kaye Voyce
Luci: Jiyoun Chang
Lucia: Sara Blanch
Enrico Ashton: Lodovico Ravizza
Edgardo: Kang Wang
Raimondo: Adolfo Corrado
Alisa: Emilia Rukavina
Arturo: Raúl Gutiérrez
Orchestra e coro del Tiroler Festspiele Erl

Festspielhaus Erl

Festspielhaus

 

Il nuovo teatro del festival dispone di 862 posti – 732 in tribuna fissa e 130 posti mobili nella zona del golfo mistico (con i suoi 160 m² il più grande del mondo) - per una superficie calpestabile totale di 7.000 m². Il Festspielhaus è stato progettato dalla studio Delugan Meissl Associated Architects di Vienna e costruito dall’impresa generale di costruzioni STRABAG (responsabile del progetto: Ing. Georg Höger).

 

Le forme architettoniche del teatro rispettano in tutto e per tutto quelle del Passionsspielhaus e l’estetica paesistica e naturale dei dintorni: d’estate, quando il bianco edificio del Passionsspielhaus è teatro delle rappresentazioni sacre della Passione o sede del Festival del Tirolo Erl, la scura facciata del nuovo edificio andrà ad armonizzarsi perfettamente con lo sfondo delle brune foreste tirolesi, in modo da mettere ancor più in evidenza il Passionsspielhaus. D’inverno succede il contrario: mentre i contorni del Passionsspielhaus sfumano sullo sfondo bianco circostante, i colori scuri del nuovo Festspielhaus spiccheranno sul paesaggio innevato del Tirolo.

 

Il Festspielhaus dispone anche di quelle infrastrutture a lungo assenti nel Passionsspielhaus: grazie ad un foyer, ai guardaroba, ad una scenotecnica moderna, a numerose sale di prova ed estesi locali per ufficio il Festspielhaus garantirà al Festival del Tirolo Erl la cornice ideale per un futuro coronato dal successo.

 

Passionsspielhaus

 

 

Il Passionsspielhaus di Erl fu costruito tra il 1957 ed il 1959 su progetto dell'architetto Robert Schnuller ed è considerato a tutt'oggi un capolavoro dell'acustica e dell'architettura.
Lastruttura si inserisce armoniosamente nell'estetica paesistica e naturale dei dintorni allungando con la sua forma a chiocciola i rilievi circostanti ed integrandoli perfettamente nella pianura. La sua forma straordinaria ed avveniristica ha trasformato l'edificio nel simbolo di Erl. Il Passionsspielhaus è il più grande teatro a platea centrale d'Austria e può ospitare fino a 1500 spettatori. Il palcoscenico a gradini di 25 metri di larghezza rappresenta la cornice ideale per i 500 artisti ed i musicisti dell'Orchestra del Festival del Tirolo Erl che vi si esibisce durante le rappresentazioni liriche, non disponendo il Passionsspielhaus di golfo mistico.

 

Dal 1997 gli spettatori possono ricrearsi nel nuovo angolo buffet. Nel 2003 fu aperta al pubblico la sala artistica - una sala eventi che può ospitare fino a 150 persone. Tra l'ottobre 2006 e l'aprile 2007 sono stati risanati gli impianti idrosanitarî, è stato costruito un golfo mistico provvisto di piattaforma mobile idraulica ed una sottostruttura per il palcoscenico, l'auditorium è stato completamente ripavimentato e dotato di un sistema audio individuale "in cuffia" in lingua inglese, è stata migliorata l'acustica, rimodernati l'impianto di illuminazione a soffitto, la sistemazione esterna, il locale interrato, il chiosco, l'impianto elettrico e di ventilazione nonché risanati i guardaroba ed il vano scale.

 

COME ARRIVARE AD ERL

 

IN MACCHINA

Da nord (Germania, Paesi Bassi)
Autostrada A8 Monaco-Salisburgo, imboccare l'autostrada A93 direzione Kufstein, uscite autostradali Nussdorf/Brannenburg od Oberaudorf/Niederndorf

Da est (Salisburgo, Ausria orientale)
Autostrada A1 direzione Salisburgo, procedere sull'autostrada A8 direzione Monaco di Baviera, imboccare quindi l'autostrada A93 direzione Kufstein, uscite autostradali Nussdorf/Brannenburg od Oberaudorf/Niederdorf

Da sud (Italia)
A22 direzione Brennero, A13 direzione Innsbruck, A12 direzione Kufstein, uscite autostradali Kufstein Nord od Oberaudorf/Niederndorf

Da ovest (Austria occidentale, Svizzera)
A12 direzione Kufstein, uscite autostradali Kufstein Nord od Oberaudorf/Niederndorf

Informazioni sull’obbligo di utilizzo del bollino autostradale in Austria.

Distanze

Monaco di Baviera – Erl 95 km
Salzburg – Erl 95 km
Innsbruck – Erl 85 km

 

IN TRENO

A Kufstein si fermano tutti i treni regionali e a lunga percorrenza. È possibile usufruire del servizio navetta con un preavviso telefonico di almeno 3 giorni: Tourismusverband Ferienland Kufstein

 

VOLI

Aereoporti

Innsbruck (90 km)
Salisburgo (90 km)
Monaco di Baviera (110 km)

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