Macbeth

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Melodramma in quattro atti - seconda versione (1865)

consigliato dai 16 anni in su

 

Con toni mielati, Lord e Lady Macbeth ci rivelano le loro emozioni appassionate e bizzarre. Ma dietro questa bellezza si nasconde un abisso, che Verdi svela con uno dei drammi più crudeli della storia della letteratura mondiale. Nella loro lotta per prendere il potere e mantenerlo una volta usurpato, Macbeth e la sua dama commettono un omicidio dopo l'altro. La natura incrollabile del loro desiderio permea il loro amore con una radicalità che sarebbe stata impensabile sulla scena operistica prima di quest'opera. “Il tema di quest’opera non è né politico né religioso: è fantastico”, scriveva Verdi avvicinando l’opera di Shakespeare a una lettura più “romantica”. In realtà, le streghe, i fantasmi e le apparizioni, gli elementi inquietanti, che dominano il flusso musicale e drammatico, in breve l'intero mondo di quest'opera può essere considerato un'immagine esteriore dello stato interiore dei suoi protagonisti.

 

Trama

 

Atto I

In Scozia, nell'XI secolo, Macbeth e Banco sono di ritorno da una vittoriosa battaglia contro i rivoltosi. Incontrano alcune streghe che fanno loro una profezia: Macbeth sarà signore di Cawdor e in seguito re di Scozia, mentre la progenie di Banco salirà al trono. Parte della profezia si avvera subito. Giunge infatti un messaggero che comunica a Macbeth che re Duncano gli ha concesso la signoria di Cawdor. Venuta a conoscenza della profezia delle streghe, l'ambiziosa Lady Macbeth incita il marito a uccidere il re.

 

Atto II

Del delitto viene incolpato il figlio di Duncano, Malcolm, che si trova costretto a fuggire in Inghilterra. Ora che Macbeth è re di Scozia, la moglie lo convince a liquidare Banco e soprattutto il figlio di costui, Fleanzio, nel timore che si avveri la seconda parte della profezia. I sicari di Macbeth assassinano Banco in un agguato, ma Fleanzio riesce a fuggire. Durante un banchetto a corte, Macbeth è terrorizzato dall'apparizione del fantasma di Banco.

 

Atto III

Inquieto, Macbeth torna dalle streghe per interrogarle. Il verdetto è oscuro: egli resterà signore di Scozia fino a quando la foresta di Birnam non gli muoverà contro, e nessun "nato di donna" potrà nuocergli. Lady Macbeth, intanto, lo incita a uccidere la moglie e i figli del nobile profugo Macduff che, insieme a Malcolm, sta radunando in Inghilterra un esercito per muovere contro Macbeth.

 

Atto IV

L'esercito invasore giunge segretamente al comando di Malcolm e Macduff. Giunti nei pressi della foresta di Birnam, i soldati raccolgono i rami degli alberi e con questi avanzano mimetizzati dando l'impressione che l'intera foresta si avanzi (come nella profezia). Lady Macbeth, nel sonno, è sopraffatta dal rimorso e muore nel delirio. Macbeth, rimasto solo, fronteggia l'invasore, ma è ucciso in duello da Macduff, l'uomo che, venuto al mondo con una sorta di parto cesareo, avvera la seconda parte del vaticinio ("nessun nato di donna ti nuoce").

Programma e cast

Il compositore Giuseppe Verdi. Libretto di Francesco Maria Piave da William Shakespeare.

In italiano. Con sottotitoli in tedesco e inglese.
Durata circa 3 ore e 15 minuti

 

Direttore d’orchestra: Andrea Battistoni
Produzione: Martin Kušej
Scenografia: Martin Zehetgruber
Costumi: Werner Fritz
Luci: Reinhard Traub
Corali: Christoph Heil
Drammaturgia: Sebastian Huber, Olaf A. Schmitt

Macbeth: Amartuvshin Enkhbat
Banco: Roberto Tagliavini
Lady Macbeth: Saioa Hernández
Dama di Lady Macbeth: Nontobeko Bhengu
Macduff: SeokJong Baek
Malcolm: Samuel Stopford
Medico: Martin Snell
Servitore: Christian Rieger
Assassino: Christian Rieger
Apparizione 1: Bruno Khouri
Apparizione 2: Iana Aivazian
Apparizione 3: Solista/i del Coro di voci bianche di Tölz

Orchestra Statale Bavarese
Coro del Bayerische Staatsoper

Galleria fotografica
G. Schied
© G. Schied
W.Hösl
© G. Schied

Nationaltheater

Il Nationaltheater (Teatro Nazionale) è un teatro di Monaco di Baviera, sito nella Max-Joseph-Platz.

 

Il teatro venne commissionato da Massimiliano I e il progetto venne affidato all'architetto Karl von Fischer, che lo ultimò nel 1818. L'edificio venne distrutto da un incendio nel 1823 e venne riedificato nel 1825, su progetto di Leo von Klenze. In quella particolare situazione, per riedificare il teatro fu autorizzata una eccezionale tassa su tutta la birra prodotta a Monaco di Baviera. L'edificio venne costruito in stile neoclassico, ispirandosi all'architettura dei templi greci. Anche l'interno del teatro rispetta i canoni della classicità greca. L'auditorium ha una forma circolare ed è decorato in rosso porpora, avorio, oro e azzurro. È circondato da cinque ordini di palchi, con al centro il palco reale.

 

Il Nationaltheater è molto facile da raggiungere sia in auto che con i mezzi pubblici MVV. 

 

Con i mezzi pubblici MVV 

S-Bahn: S 1-8 Marienplatz 
U-Bahn: U 3, 6 Marienplatz, U 3-6 Odeonsplatz 
Bus: 52, 131 Marienplatz, 100 Odeonsplatz 
Straßenbahn: 19 Nationaltheater 

Il giorno dello spettacolo, titolari di biglietti regolari hanno il diritto di utilizzare il trasporto pubblico fornito dal Münchner Verkehrsverbund (MVV). Il servizio inizia alle 03:00 rispettivamente tre ore prima dello spettacolo inizia e termina con l'ora del MVV chiusura. 

 

In auto 

Prendere la Altstadt-Ring per Maximilianstraße. 

Garage Max-Joseph-Platz: aperto Lunedi alla Domenica dalle 06:00 a 02:00 

È possibile usufruire dello speciale teatro parcheggio di Euro 10, - da 06:00 a 08:00 presentando i biglietti di ammissione.

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