Macbeth

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PreviousFebbraio 2031
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Il rapporto di Verdi con il teatro di Shakespeare si sviluppa nel corso di una lunga carriera segnata da progetti completati, come Macbeth, Otello e Falstaff, e da altri a lungo perseguiti ma mai realizzati, come Amleto, La tempesta e Re Lear. La prima occasione di cimentarsi con un soggetto del drammaturgo inglese si presenta grazie ad Alessandro Lanari, impresario del Teatro della Pergola di Firenze, che commissiona al compositore di scrivere una nuova opera per la stagione del Carnevale del 1847.

Ambientato nelle nebbie della Scozia, Macbeth è un dramma fantasy oscuro dove streghe e fantasmi sono coprotagonisti del leader e della sua moglie malvagia. La scelta del genere fantasy è stata piuttosto significativa, poiché negli anni precedenti l’impresario Lanari aveva portato sulla scena fiorentina opere con soggetti romantici, come Robert le Diable di Meyerbeer e Der Freischütz di von Weber. La nuova opera di Verdi sembrava quindi voler sfidare i successi dei compositori al di là delle Alpi.

Sin dall'inizio, il compositore aveva idee molto chiare sul significato della sua nuova opera, che traccia la spirale discendente del protagonista trasformato in un crudele assassino dalla smania di potere. La sete di potere, la follia e la morte segnano il destino di Macbeth e della sua moglie malevola, una donna dall’anima oscura e istigatrice dei terribili crimini del marito.

Nuova messa in scena

 

 

Trama

Atto I

In Scozia, nell'XI secolo, Macbeth e Banco sono di ritorno da una vittoriosa battaglia contro i rivoltosi. Incontrano alcune streghe che fanno loro una profezia: Macbeth sarà signore di Cawdor e in seguito re di Scozia, mentre la progenie di Banco salirà al trono. Parte della profezia si avvera subito. Giunge infatti un messaggero che comunica a Macbeth che re Duncano gli ha concesso la signoria di Cawdor. Venuta a conoscenza della profezia delle streghe, l'ambiziosa Lady Macbeth incita il marito a uccidere il re.

 

Atto II

Del delitto viene incolpato il figlio di Duncano, Malcolm, che si trova costretto a fuggire in Inghilterra. Ora che Macbeth è re di Scozia, la moglie lo convince a liquidare Banco e soprattutto il figlio di costui, Fleanzio, nel timore che si avveri la seconda parte della profezia. I sicari di Macbeth assassinano Banco in un agguato, ma Fleanzio riesce a fuggire. Durante un banchetto a corte, Macbeth è terrorizzato dall'apparizione del fantasma di Banco.

 

Atto III

Inquieto, Macbeth torna dalle streghe per interrogarle. Il verdetto è oscuro: egli resterà signore di Scozia fino a quando la foresta di Birnam non gli muoverà contro, e nessun "nato di donna" potrà nuocergli. Lady Macbeth, intanto, lo incita a uccidere la moglie e i figli del nobile profugo Macduff che, insieme a Malcolm, sta radunando in Inghilterraun esercito per muovere contro Macbeth.

 

Atto IV

L'esercito invasore giunge segretamente al comando di Malcolm e Macduff. Giunti nei pressi della foresta di Birnam, i soldati raccolgono i rami degli alberi e con questi avanzano mimetizzati dando l'impressione che l'intera foresta si avanzi (come nella profezia). Lady Macbeth, nel sonno, è sopraffatta dal rimorso e muore nel delirio. Macbeth, rimasto solo, fronteggia l'invasore, ma è ucciso in duello da Macduff, l'uomo che, venuto al mondo con una sorta di parto cesareo, avvera la seconda parte del vaticinio ("nessun nato di donna ti nuoce").

Programma e cast

Durata

Circa 3 ore (intervallo incluso)

 

Artisti

Direttore: Alexander Soddy

Regista: Mario Martone

Costumi: Ursula Patzak

Luci e video: Pasquale Mari

Coreografia: Raffaella Giordano

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Maestro del coro: Lorenzo Fratini

Macbeth: Luca Salsi

Banco: Antonio Di Matteo

Lady Macbeth: Vanessa Goikoetxea

Macduff: Antonio Poli

Teatro del Maggio

Il Teatro del Maggio è in centro, a ridosso della vecchia cinta muraria della città, al fianco della storica Stazione Leopolda. Il giardino che accoglie i visitatori è Piazzale Vittorio Gui, intitolato al fondatore della Stabile Orchestrale Fiorentina e del Maggio Musicale Fiorentino.


In treno
Santa Maria Novella è la principale stazione ferroviaria di Firenze.
Da lì è possibile arrivare in Teatro con un breve tragitto a piedi (circa 10-15 minuti) oppure prendendo la tranvia (una fermata) o un taxi.


In auto
L’Opera di Firenze è appena fuori dalla zona ZTL.
È possibile parcheggiare nei pressi del Parco delle Cascine o a pagamento nel parcheggio Porta al Prato (Via Elio Gabbuggiani, 7) e nel parcheggio di Piazza Vittorio Veneto.


In bus
Linee C1, C2 e D (fermata Leopolda);
Linee 17 e 23A-B (fermata Via delle Carra);
Linea 17B-C, 22, 23N, 23 e 57 (fermata Pierluigi da Palestrina);
Linee 29, 29B, 29BA, 29BC, 29D, 30A, 30B, 30AC, 35 e 35° (fermata Leopolda – Porta al Prato; Capolinea).


In tranvia
Linea T1 (fermata Porta al Prato – Parco della musica).

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