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© Nagy Attila
Passione secondo Matteo
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 Febbraio 2041 | ||||||
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Passione secondo Matteo - Johann Sebastian Bach / Felix Mendelssohn-Bartholdy
Oratorio in due atti, in tedesco, con sottotitoli in ungherese, inglese e tedesco
Durata della performance: 3 ore, con 1 intervallo.
La Passione di San Matteo è l'opera più grande di Bach, che rappresenta una vetta insuperabile non solo della musica sacra protestante, ma nella storia universale della musica. Dimenticata dopo la morte di Bach, l'opera fu eseguita a Berlino l'11 marzo 1829, un secolo dopo la sua prima esecuzione, con Felix Mendelssohn-Bartholdy alla direzione. Il compositore e direttore adattò l'opera ai gusti romantici nella performance musicale, accorciandola di un terzo e utilizzando un enorme coro (158 persone) e un'orchestra di dimensioni corrispondenti. Il successo clamoroso portò a una replica il 21 marzo, compleanno di Bach, che divenne un evento sociale significativo: erano presenti sia la corte che la crème de la crème dell'intelligenza tedesca contemporanea. Questo segnò l'inizio della rinascita di Bach e, in senso più ampio, la pratica generale di riportare in vita la musica precedente.
Programma e cast
Direttore: Zoltán Pad
Gesù: István Kovács
Evangelista: Rainer Trost
Soprano: Zita Váradi
Contralto: Atala Schöck
Tenore: Rainer Trost
Basso: Krisztián Cser
Con l'Orchestra, il Coro e il Coro dei Bambini del Teatro dell'Opera di Stato ungherese
Regista: Géza M. Tóth
Design visivo e animazione: Géza M. Tóth, Balázs Fekti, Antonin Krizsanics, Miklós Gerdelics, Tibor Nagy
Consulente: Zsolt Czakó
Direttore del Coro: Gábor Csiki
Capo del Coro dei Bambini: Nikolett Hajzer
Teatro dell'Opera di Budapest
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Il Teatro dell'Opera di Budapest (Magyar Állami Operaház in ungherese) è uno dei maggiori esempi di architettura neorinascimentale. Si trova a Pest in Andrássy út 20.
Costruito da Miklós Ybl tra il 1875 e il 1884, è un edificio riccamente decorato, ed è considerato uno dei suoi capolavori. In stile neorinascimentale con elementi barocchi, è arricchito con affreschi e sculture di Bertalan Székely,Mór Than e Károly Lotz.
Di fronte alla facciata vi sono le statue di Ferenc Erkel, compositore dell'inno nazionale, e del compositore classicoFranz Liszt, entrambe di Alajos Stróbl.
Gustav Mahler ne fu direttore dal 1888 al 1891.
© Nagy Attila
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